PRINCIPALI NOVITA'
IN EVIDENZA
In considerazione dell'entrata in vigore, avvenuta in data 15 luglio 2022, del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza (d.lgs. n. 14 del 2019), i testi di Argilla IUS sono stati modificati, sostituendo il termine "fallimento" e suoi derivati con l'espressione "liquidazione giudiziale" [come indicato dall'art. 2, comma 1, lett. a), l. delega n. 155 del 2017].
(50 opzioni e 20 note modificate)
In considerazione della scadenza del termine finale di applicazione dell'art. 106, comma 2, d.l. n. 18 del 2020 (c.d. "Decreto Cura Italia") e delle posizioni dottrinali e di prassi che, in particolare in presenza di adeguate clausole statutarie, ritengono possibile continuare ad avvalersi delle modalità di verbalizzazione degli organi collegiali degli enti giuridici secondo le modalità individuate dalla citata normativa, i seguenti modelli:
* Statuti di società di capitali
* Statuto S.R.L.
* Statuti di società cooperative
* Statuti di società (di capitali e cooperative) tra professionisti
* Statuti di società (di capitali e cooperative) tra avvocati
* Statuti di consorzio
* Statuti di associazione e fondazione
* Statuti di associazione e fondazione ETS
sono stati opportunamente modificati.
Nei prossimi aggiornamenti sarà rilasciato il modello relativo alla verbalizzazione delle riunioni tenute secondo tali modalità.
(22 clausole, 39 opzioni, 5 commenti e 9 note aggiunti; 2 clausole e 33 opzioni modificate)
In considerazione dell'adozione del modello standard di garanzia fideiussoria di cui all'art. 3, comma 7 bis, d.lgs. n. 122 del 2005, intervenuta con d.m. Giustizia n. 125 del 2022, applicabile a partire dal 23 settembre 2022, il modello:
* Vendita (preliminare costruttori)
è stato opportunamente modificato.
(2 clausole e 4 opzioni aggiunte)
In considerazione dell'adozione dello schema tipo di polizza indennitaria decennale di cui all'art. 4, comma 1, d.lgs. n. 122 del 2005, intervenuta con d.m. Sviluppo economico n. 154 del 2022, applicabile a partire dal 5 novembre 2022, il modello:
* Vendita
è stato opportunamente modificato.
(3 clausole e 6 opzioni aggiunte)
MODELLI E CLAUSOLE
Sono stati inseriti i seguenti nuovi modelli:
* Cessione di cubatura
* Donazione di cubatura
* Cessione di diritti edificatori
* Donazione di diritti edificatori
(4 modelli, 29 clausole e 108 opzioni aggiunti)
Nei modelli di:
* Vendita (preliminare non costruttori)
* Vendita (preliminare costruttori)
è stata inserita una clausola che consente la sottoposizione del contratto stesso a condizione sospensiva o risolutiva, con precisazione che, tra gli eventi contemplati, è stata prevista la concessione di finanziamento bancario.
(1 clausola e 17 opzioni aggiunte)
Su richiesta di un utente, è stato inserito il nuovo modello:
* Procura a stipulare separazione dei beni
(1 modello e 1 clausola aggiunti)
Inoltre, i contenuti di Argilla IUS sono stati aggiornati al fine di tenere conto di quanto segue:
NORMATIVA
Art. 29 d.l. n. 17 del 2022 (c.d. "Decreto Energia"), come modificato dalla l. di conversione n. 34 del 2022
Ai sensi del comma 1, che modifica l'art. 2, comma 2, d.l. n. 282 del 2002, convertito dalla l. n. 27 del 2003, è prorogato al 15 novembre 2022 (originariamente al 15 giugno 2022) il termine per la redazione e il giuramento della perizia per la rideterminazione del valore di acquisto dei terreni agricoli o edificabili e delle partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati, posseduti alla data del 1° gennaio 2022.
Rimane invariata l'aliquota dell'imposta sostitutiva fissata, ai sensi del comma 3, nel 14% di tale valore.
(5 commenti modificati)
Art. 33 quater d.l. n. 115 del 2022 (c.d. "Decreto Aiuti bis"), come modificato dalla l. di conversione n. 142 del 2022
Al comma 1 dell'art. 6 d.P.R. n. 380 del 2001 (T.U.E.) è introdotta la lett. b bis): a seguito della modifica, tra gli interventi che non necessitano di alcun titolo abilitativo, viene annoverata anche la "realizzazione e installazione di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti, cosiddette VEPA".
(1 commento modificato)
Art. 28 l. n. 118 del 2022
Con il comma 1, all'art. 5, l. n. 39 del 1989, è stato aggiunto il comma 3 bis, secondo cui, in deroga a quanto disposto dal comma 3, l'esercizio dell'attività di agente immobiliare è compatibile con quella di dipendente o collaboratore di imprese esercenti l'attività di mediazione creditizia disciplinata dagli artt. 128 sexies ss. d.lgs. n. 385 del 1993.
Con il comma 2, è' stato sostituito il comma 4 quater dell'art. 17, d. lgs. n. 141 del 2010, prevedendo che l'attività di mediazione creditizia è compatibile con le attività di mediazione di assicurazione o di riassicurazione, di consulenza finanziaria e di agente immobiliare, fermi restando i rispettivi obblighi di iscrizione nel relativo elenco, registro, albo o ruolo, effettuata al ricorrere dei requisiti previsti dal medesimo d.lgs. n. 141 del 2010, dal d.lgs. n. 209 del 2005 (Codice delle assicurazioni private), dal d.lgs. n. 59 del 1998 (Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria) e dalla l. n. 39 del 1989.
(5 commenti modificati)
GIURISPRUDENZA
DIRITTO CIVILE
Cass. Civ., II, 10 dicembre 2021 n. 39369
La mancata consegna del certificato di abitabilità non incide necessariamente sull'equilibrio delle reciproche prestazioni delle parti, giacché la mancata consegna può anche dipendere da circostanze che non escludono in modo significativo l'oggettiva attitudine del bene a soddisfare le aspettative dell'acquirente: precisamente, la mancata consegna del documento rappresenta un inadempimento ex se idoneo alla risoluzione della compravendita soltanto ove il suo mancato ottenimento dipenda da insanabili violazioni di disposizioni urbanistiche; nelle altre ipotesi, l'omissione del venditore non si sottrae a una verifica dell'importanza e gravità dell'inadempimento in relazione alle concrete esigenze dell'acquirente di utilizzazione diretta o indiretta dell'immobile.
(20 commenti modificati)
Cass. Civ., II, 18 gennaio 2022 n. 1445 (ord.)
Il vincolo di destinazione impresso dall'art. 41 sexies l. n. 1150 del 1942 agli spazi destinati a parcheggio consiste in una limitazione legale della proprietà, opponibile erga omnes, con la conseguenza che devono considerarsi invalide le clausole con cui l'originario costruttore, eludendo siffatto vincolo, abbia riservato a sé la proprietà di detti spazi, per poi venderli a soggetti terzi.
(1 commento modificato)
Cass. Civ., II, 18 gennaio 2022 n. 1471
In ipotesi di alienazione di bene immobile principale e pertinenziale, con omissione nella nota di trascrizione della menzione del bene pertinenziale e successiva alienazione, da parte del comune autore, del solo bene pertinenziale, con tempestiva trascrizione, il secondo avente causa, il quale non trovi trascritto l'acquisto dell'immobile pertinenziale contro il comune autore, ma trovi solo la trascrizione del bene principale, può avvalersi del difetto di trascrizione per far prevalere il proprio acquisto limitatamente alla pertinenza, indipendentemente da ogni indagine sulla buona o mala fede.
(103 note aggiunte)
Cass. Civ., II, 31 marzo 2022 n. 10366
La caparra confirmatoria può essere costituita mediante la consegna di un assegno bancario; in tal caso, l'effetto proprio di essa si perfeziona al momento della riscossione della somma e, dunque, salvo buon fine, essendo però onere del promittente alienante, dopo avere accettato la consegna dell'assegno, di porlo all'incasso, con la conseguenza che il comportamento del promittente alienante che ometta d'incassare l'assegno e lo trattenga comunque presso di sé, è contrario a correttezza e buona fede, sì da impedirgli di imputare all'inadempimento della controparte il mancato incasso dell'assegno, come pure di recedere dal contratto o di sollevare l'eccezione di inadempimento.
(18 note modificate)
Cass. Civ., II, 16 maggio 2022 n. 15613 (ord.)
L'assemblea condominiale, nell'ambito del potere di regolamentazione dell'uso delle cose comuni ad essa spettante e con delibera approvata con la maggioranza stabilita dall'art. 1136 c.c., comma 2, può individuare all'interno del cortile condominiale i singoli posti auto di cui possano fruire i singoli partecipanti, al fine di rendere più ordinato e razionale il godimento paritario, ovvero, allorché sia impossibile il simultaneo godimento in favore di tutti i comproprietari, prevedere il godimento turnario del bene. Una siffatta delibera mantiene, invero, un valore meramente organizzativo delle modalità d'uso delle cose comuni, senza menomare i diritti dei condomini di godere e disporre delle stesse.
La delibera non può invece validamente contemplare la definitiva assegnazione nominativa a favore di singoli condomini, in via esclusiva e per un tempo indefinito, di posti fissi nel cortile comune, nè trasformare l'originaria destinazione del bene comune rendendone inservibili talune parti dell'edificio all'uso o al godimento anche di un singolo condomino.
(1 commento modificato)
Cass. Civ., S.U., 17 maggio 2022 n. 15889
Il diritto nascente dalla c.d. comunione de residuo ha natura di diritto di credito.
In particolare, per i beni destinati all'esercizio dell'impresa di cui all'art. 178 cod. civ., all'altro coniuge spetta soltanto un diritto di credito pari al 50% del valore dell'azienda, quale complesso organizzato, determinato al momento della cessazione del regime patrimoniale legale, al netto delle eventuali passività esistenti alla medesima data.
(1 commento modificato; 1 commento aggiunto)
Cass. civ., II, 6 giugno 2022, n. 18044
Nel caso di fondo in comunione tra più soggetti, il contratto di cessione di cubatura stipulato da uno o alcuni dei comproprietari del fondo è valido ma improduttivo di effetti nei confronti dei comproprietari rimasti estranei alla stipula dell'atto di cessione, atteso che ciascun comproprietario può disporre del suo diritto e cedere ad altri il godimento della cosa, esclusivamente nei limiti della propria quota.
(1 commento modificato)
Cass. Civ., II, 8 giugno 2022 n. 18392 (ord.)
All'esercizio dell'azione di recesso di cui all'art. 1385 cod. civ. è equiparata l'intimazione della diffida ad adempiere cui faccia seguito l'inutile decorso del termine: pertanto, la parte non inadempiente che, abbia conseguito la risoluzione del contratto a seguito dell'inutile decorso del termine della diffida ad adempiere, può ritenere la caparra (o ottenere la correzione del doppio di quest'ultima), senza dover esercitare altresì il diritto di recesso di cui alla citata norma. Tuttavia, in caso di controversia giudiziale, è tenuta ad abbinare alla pretesa risarcitoria relativa alla caparra, una domanda di mero accertamento dell'effetto risolutorio verificatosi.
(2 commenti modificati)
Cass. Civ., VI, 21 giugno 2022 n. 20007
Nel caso in cui nel singolo contratto di vendita della unità immobiliare concluso tra il venditore professionista e il consumatore acquirente sia richiamata la clausola relativa al pagamento delle spese condominiali inserita nel regolamento di condominio predisposto dal costruttore o dall'originario unico proprietario dell'edificio, "il significativo squilibrio" richiesto dal citato art. 33, affinché la clausola possa considerarsi vessatoria, va valutato sulla base del complesso degli obblighi che scaturiscono in capo alle parti dal contratto di compravendita e non dal regolamento condominiale.
(1 commento modificato)
Cass. Civ., II, 12 luglio 2022 n. 22012
Non è consentito istituire, per via convenzionale, un "diritto reale di uso esclusivo" su una parte comune dell'edificio, estraneo al numerus clausus dei diritti reali, poichè in tal modo si violerebbe il principio di tipicità dei diritti reali e si priverebbe di concreto contenuto il diritto dei condomini all'uso paritario della cosa comune, sancito dall'art. 1102 cod. civ.. Ne consegue che, nel rispetto dei criteri di ermeneutica applicabili, occorre verificare se con detta clausola le parti abbiano voluto trasferire la proprietà del cespite, ovvero costituire un diritto d'uso, di natura reale (ex art. 1021 cod. civ.) o, ancora, obbligatoria (con efficacia limitata, in tale seconda ipotesi, alle sole parti stipulanti).
(2 commenti modificati)
Cons. Stato, IV, 31 maggio 2022 n. 4417
Il trasferimento della cubatura è subordinato al soddisfacimento, pena l'invalidità dell'asservimento, di alcuni presupposti:
- i) l'omogeneità di destinazione d'uso;
- ii) la contiguità territoriale;
iii) la possibilità che gli stessi strumenti urbanistici vietino, in via immediata e diretta, tali operazioni per alcune aree oppure adottino scelte sui limiti di volumetria che conducano a un esito analogo.
(1 commento modificato)
Trib. Teramo 9 dicembre 2021 n. 1101
Per l'individuazione del dies a quo del termine di decadenza di otto giorni per la denuncia di vizi della cosa compravenduta, occorre distinguere tra vizi apparenti - cioè rilevabili attraverso un esame rapido e sommario del bene - per i quali la decorrenza va individuata al momento della consegna del bene, e vizi occulti, per i quali il termine decorre dal momento della scoperta, da individuarsi nel momento in cui il compratore ha acquisito la certezza della sussistenza del vizio.
(4 commenti modificati)
Trib. Firenze, III, 30 marzo 2022 n. 905
La normativa di protezione del d.lgs. n. 122 del 2005 si applica, per identità di ratio, anche nelle ipotesi di ristrutturazione edilizia, quantomeno nel caso di interventi di ristrutturazione c.d. "maggiore", ovvero rinvenienti la propria disciplina edilizio-urbanistica nel combinato disposto dell'art. 3, comma 1, lett. d) e dell'art. 10, comma 1, lett. c), d.P.R. n. 380 del 2001.
(3 commenti modificati)
DIRITTO COMMERCIALE
Cass. Civ., I, 6 luglio 2022 n. 21422 (ord.)
Il diritto al rimborso del finanziamento sorge postergato, ex art. 2467 c.c., qualora erogato in situazione di difficoltà finanziaria o di squilibrio patrimoniale della società, e tale carattere permane sia nel caso in cui il socio fuoriesca dalla società per mancato esercizio del diritto di opzione, sia allorché egli abbia ceduto la propria partecipazione comprensiva del diritto alla restituzione della somma mutuata, in considerazione della finalità di tutela dei creditori che la norma citata mira a perseguire; ne deriva che ove tale esigenza venga meno, a seguito del superamento delle difficoltà patrimoniali e finanziarie della società, il credito restitutorio ritorna pienamente esigibile in via ordinaria, anche se in quel momento non siano stati ancora adempiuti gli altri debiti sociali.
(6 note modificate)
Trib. Brescia, sez. spec. impr., 17 settembre 2020 (ord.)
E' invalida la clausola che neghi il diritto di intervento in assemblea al socio della cui esclusione si delibera.
(3 commenti modificati)
Trib. Milano, sez. spec. impr., 7 ottobre 2021 (ord.)
L'art. 2487, comma 1, cod. civ., nel prevedere che la delibera di nomina dei liquidatori sia adottata con le maggioranze previste per le modificazioni dell'atto costitutivo o dello statuto, ove presenti, rinvia alle maggioranze previste dallo statuto medesimo per le modifiche statutarie, anche in assenza di un espresso riferimento alle delibere in materia di liquidazione.
(1 commento modificato)
DIRITTO TRIBUTARIO
Cass. Civ., V, 11 febbraio 2021 n. 3461 (ord.)
Analogamente a quanto stabilito dalla Suprema Corte in tema di servitù, la costituzione a titolo oneroso del diritto di superficie, non comportando trasferimento di diritti o facoltà del concedente, ma mera compressione del suo diritto di proprietà, non può essere considerata quale "trasferimento": conseguentemente essa sconta l'imposta di registro con l'aliquota del 9% di cui all'art. 1, comma 1, primo periodo, Tariffa, Parte I, allegata al d.P.R. n. 131 del 1986, in luogo della maggiore aliquota del 15% prevista dal terzo periodo della medesima disposizione, anche quando il fondo su cui tale diritto viene costituito abbia natura di terreno agricolo.
(1 commento aggiunto; 1 commento modificato)
Cass. Civ., V, 12 ottobre 2021 n. 27664
Le cessioni di credito a scopo di garanzia sono escluse dal campo di applicazione dell'I.V.A. e, di conseguenza, scontano l'imposta di registro in misura proporzionale.
Inoltre, la base imponibile per l'applicazione dell'imposta di registro è costituita dall'importo dei crediti ceduti e non dalla somma garantita.
(2 commenti modificati)
Cass. Civ., VI-5, 21 gennaio 2022 n. 1868 (ord.)
Il contratto con il quale viene convenuta la risoluzione di un contratto di vendita con riserva di proprietà, comportando la retrocessione del bene oggetto del contratto risolto (cosa che per la legge di registro si verifica anche nella ipotesi di vendita con riserva di proprietà, dato che tale normativa considera detta vendita immediatamente produttiva dell'effetto traslativo), deve essere assoggettato all'imposta proporzionale di registro da applicarsi con l'aliquota prevista per i trasferimenti immobiliari.
(7 commenti aggiunti)
Cass. Civ., V, 22 marzo 2022 n. 9377 (ord.)
Cass. Civ., V, 22 marzo 2022 n. 9378 (ord.)
In caso di costituzione di pegno da parte di terzo su partecipazioni sociali di s.r.l. o di società di persone - soggetta a imposta di registro proporzionale ai sensi dell'art. 6, Tariffa Parte I, d.P.R. n. 131 del 1986 - la base imponibile sarà sempre costituita dal valore del credito garantito [in quanto tali partecipazioni non rientrano nella nozione di titoli di cui all'art. 43, lett. f), seconda parte, d.P.R. n. 131 del 1986].
(3 note modificate)
Cass. Civ., VI, 1 aprile 2022 n. 10562
Per conservare l'agevolazione fiscale c.d. "prima casa", è necessario che, entro il termine previsto dalla legge, sia stipulato un contratto traslativo del diritto di proprietà di altro immobile, non essendo sufficiente la stipulazione di un contratto preliminare di compravendita, avente meri effetti obbligatori.
(91 note modificate)
Cass. Civ., V, 8 aprile 2022 n. 11474
Ai fini della determinazione dell'imposta ipotecaria dovuta in caso di permuta, in applicazione del criterio di cui al combinato disposto dell'art. 2 d.lgs. n. 347 del 1990 e dell'art. 43 d.P.R. n. 131 del 1986, la base imponibile va individuata tenendo conto del valore del bene che dà luogo all'applicazione della maggiore imposta ipotecaria, a prescindere se quel valore coincida o meno con quello più alto ai fini dell'imposta di registro, in quanto, stante l'autonomia delle due imposte, oggetto del richiamo è il criterio del valore più alto, comune all'imposta di registro, ma non lo stesso valore attribuito ai fini di tale ultima imposta.
(2 commenti modificati)
Cass. Civ., V, 12 aprile 2022 n. 11831
L'esenzione dal pagamento dell'imposta di donazione disposta dall'art. 1, comma 4 bis, d.lgs. n. 346 del 1990, presuppone il collegamento funzionale fra la liberalità e l'acquisto dell'immobile o dell'azienda, il quale può essere desunto anche sulla base di elementi oggettivi, quali, ad esempio un bonifico bancario effettuato all'acquirente da un suo familiare in prossimità del rogito notarile oppure l'utilizzo di assegni riferibili a conti correnti di familiari dell'acquirente.
(3 commenti modificati)
Cass. Civ., V, 10 maggio 2022 n. 14781 (ord.)
Cass. Civ., V, 10 maggio 2022 n. 14782 (ord.)
Cass. Civ., V, 10 maggio 2022 n. 14798 (ord.)
Cass. Civ., V, 10 maggio 2022 n. 14799 (ord.)
Cass. Civ., V, 10 maggio 2022 n. 14800 (ord.)
L'ambito di operatività dello speciale regime tributario di cui all'art. 10, comma 3, d.lgs. n. 23 del 2011 è circoscritto all'esecuzione degli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari direttamente consequenziali - cioè che fanno immediato e diretto riferimento - agli effetti giuridici "tipici" del negozio sottoposto a tassazione ai sensi del comma 1 della medesima disposizione, tra cui non rientra l'accettazione tacita di eredità, che costituisce una evenienza del tutto occasionale caratterizzata un presupposto impositivo autonomo e distinto da quello soddisfatto dall'atto principale cui è correlata.
(4 commenti modificati)
Cass. Civ., V, 18 maggio 2022 n. 15905 (ord.)
In tema di agevolazioni di cui alla piccola proprietà contadina, l'esclusione dalla decadenza dei benefici di cui all'art. 11, comma 3, d. lgs. n. 228 del 2001 opera anche nelle ipotesi di affitto o vendita a favore di una società di capitali, purché la società abbia natura agricola e sia composta esclusivamente da soci legati da rapporto coniugale, di parentela entro il terzo grado o di affinità entro il secondo grado con l'originario beneficiario dell'agevolazione.
(81 note modificate)
Cass. Civ., VI, 7 giugno 2022 n. 18252
Le spese sostenute dal contribuente per la cancellazione dei gravami esistenti sul bene ceduto rientrano tra i "costi inerenti al bene" di cui occorre tener conto per la determinazione della plusvalenza ai sensi dell'art. 68, comma 1, d.P.R. n. 917 del 1986 (T.U.I.R.).
(8 commenti modificati)
Cass. Civ., V, 14 giugno 2022 n. 19083 (ord.)
L'art. 5, comma 3, d.lgs. n. 147 del 2015 - in forza del quale l'esistenza di un maggior corrispettivo non è presumibile soltanto sulla base del valore anche se dichiarato, accertato o definito ai fini dell'imposta di registro - è norma d'interpretazione autentica e, pertanto, ha efficacia retroattiva.
(68 commenti modificati)
Cass. Civ., V, 17 giugno 2022 n. 19561
Ai fini fiscali, la liquidazione dei legittimari non assegnatari, anche se operata dall'assegnatario, deve essere considerata come una liberalità dell'imprenditore nei loro confronti con la conseguenza che, ai sensi dell'art. 2, comma 49, d.l. n. 262 del 2006, convertito dalla l. n. 286 del 2006, va applicata l'aliquota e la franchigia relativa al legame di parentela o di coniugio sussistente tra i predetti e l'imprenditore.
(2 commenti modificati)
Cass. Civ., V, 22 giugno 2022 n. 20077
Il legislatore espressamente riferisce la rilevanza della dichiarazione di voler usufruire delle c.d. agevolazioni prima casa alla realizzazione dell'effetto traslativo, che non scaturisce dalla stipulazione del contratto preliminare, ma soltanto da quella del contratto definitivo.
(10 commenti modificati)
Cass. Civ., V, 29 settembre 2022 n. 28369 (ord.)
Si ha decadenza dalle agevolazioni per l'acquisto della c.d. proprietà contadina, in caso di affitto o vendita infraquinquennale del fondo rustico effettuate dalla società agricola acquirente in favore di un proprio socio, anche se in possesso dei requisiti di imprenditore agricolo a titolo professionale, essendo inapplicabile l'art. 11, comma 3, d.lgs. n. 228 del 2001.
(12 note aggiunte)
Comm. Trib. Prov., Reggio Emilia, n. 87/2022 (citata da SERENI, Il denaro donato in sede di preliminare non sconta l'imposta, in Ilsole24ore 18 luglio 2022)
L'esenzione dall'applicazione dell'imposta di donazione di cui all'art. 1, comma 4 bis, d.lgs. n. 346 si applica anche alle donazione indirette di denaro effettuate, a titolo di pagamento di acconti di prezzo, in sede di contratto preliminare: infatti, sebbene la citata norma contempli l'esenzione soltanto per gli atti (soggetti a registro o a I.V.A.) che comportino il trasferimento di aziende o di diritti immobiliari, detta esenzione opera anche rispetto al preliminare che, pur non determinando un trasferimento, costituisce il primo atto della sequenza negoziale volta a realizzarlo.
(3 commenti modificati)
PRASSI AMMINISTRATIVA
Circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 8E del 29 marzo 2022
La sospensione dei termini previsti dalla nota II bis all'art. 1, Tariffa, Parte I, allegata al d.P.R. n. 131 del 1986 nel periodo pandemico deve ritenersi operante anche per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 28 febbraio 2022, ancorché anteriore rispetto alla data di entrata in vigore della l. n. 15 del 2022 [con cui è stata data conversione con modificazioni al d.l. n. 228 del 2021 (c.d. "Decreto Milleproroghe 2021"), il cui art. 3, comma 5 septies, ha prorogato detta sospensione fino al 31 marzo 2022].
Pertanto, il contribuente che, ritenendosi decaduto dal beneficio "prima casa", abbia versato le maggiori somme dovute a titolo di imposta, interessi e sanzioni, ha diritto al rimborso delle stesse.
(101 note modificate)
Risposta dell'Agenzia delle Entrate a interpello n. 95 del 4 marzo 2022
Ferma l'applicazione dell'imposta di registro in misura fissa "in virtù del principio di alternatività Iva/registro disciplinato dall'articolo 40 del TUR", la "restituzione parziale della 'caparra confirmatoria' a suo tempo versata (...) costituisce, in presenza dei requisiti soggettivo, oggettivo e territoriale previsti per l'applicazione" dell'I.V.A., "un corrispettivo rilevante ai fini Iva", con conseguente "obbligo per il soggetto cedente di emettere la relativa fattura con addebito di imposta"
(2 commenti aggiunti)
Risposta dell'Agenzia delle Entrate a interpello n. 167 del 6 aprile 2022
Gli immobili che, al momento della cessione, sono iscritti nella categoria catastale F4 (la quale rappresenta solo una classificazione catastale transitoria/provvisoria in vista dell'iscrizione degli stessi nella categoria catastale definitiva, attestante l'effettiva destinazione d'uso degli immobili), mantengono la natura che avevano prima di tale classificazione catastale provvisoria, a prescindere dal fatto che essi siano oggetto di titoli edilizi abilitativi a lavori di ristrutturazione al termine dei quali si consegua un cambio di destinazione d'uso in abitazioni.
(5 commenti modificati)
Risposta dell'Agenzia delle Entrate a interpello n. 246 del 5 maggio 2022
L'inserimento in atto di una o più clausole penali che non siano imposte dalla legge è assoggettata all'imposta di registro in misura fissa ai sensi dell'art. 21, comma 1, d.P.R. n. 131 del 1986.
(13 commenti modificati)
Risposta dell'Agenzia delle Entrate a interpello n. 262 del 13 maggio 2022
Nel caso in cui il capitale sociale sia diviso in categorie di quote che attribuiscono ai relativi titolari diritti amministrativi diversi, l'esenzione di cui all'art. 3, comma 4 ter, d.lgs. n. 346 del 1990 può "essere invocata [...] solo in relazione al trasferimento [...] delle categorie di quote che consentono ai beneficiari di acquisire oppure integrare il controllo, ai sensi dell'articolo 2359, primo comma, n. 1, del codice civile, ossia la maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria".
(2 commenti modificati)
Risposta dell'Agenzia delle Entrate a interpello n. 326 dell'8 giugno 2022
Nell'ambito applicativo dell'agevolazione di cui all'art. 20 l. n. 10 del 1977 rientrano anche gli atti costitutivi di comunione volontaria tra colottizzanti dei diritti di proprietà per l'attuazione del Piano attuativo comunale (P.a.c.) di iniziativa privata.
(4 commenti modificati)
Risposta dell'Agenzia delle Entrate a interpello n. 337 del 23 giugno 2022
La costituzione del diritto di superficie sui lastrici solari insistenti sui fabbricati rurali acquistati con le c.d. "agevolazioni PPC", anche ove realizzata prima del decorso del quinquennio dall'acquisto, non integra causa di decadenza dalle medesime agevolazioni, purché in seguito alla stessa:
- non venga meno la coltivazione diretta del fondo sul quale gli stessi sono situati;
- i fabbricati rurali continuino a mantenere la propria destinazione d'uso rurale, strumentale alla coltivazione diretta del medesimo terreno.
(73 note modificate)
Risposta dell'Agenzia delle Entrate a interpello n. 349 del 28 giugno 2022
L'acquisto della sola nuda proprietà di altro immobile entro un anno dall'alienazione infraquinquennale non evita la decadenza dalle c.d. agevolazioni "prima casa" neanche per il cittadino residente all'estero, nonostante a suo carico non vi sia l'obbligo di adibire il nuovo immobile ad abitazione principale.
(4 commenti modificati)
Risposta dell'Agenzia delle Entrate a interpello n. 366 del 6 luglio 2022
L'esenzione stabilita dall'art. 1, comma 4 bis, d.lgs. n. 346 del 1990, è riconosciuta solo nel caso in cui la "donazione o altra liberalità collegata" sia una liberalità cosiddetta "indiretta", ossia eseguita senza uno specifico atto registrato e consistente nella fornitura di una provvista economica finalizzata ad esempio alla compravendita di un immobile o di un'azienda da parte di un terzo.
(2 commenti modificati)
Risposta dell'Agenzia delle Entrate a interpello n. 399 dell'1 agosto 2022
In tema di agevolazioni per l'acquisto della c.d. "prima casa", una volta che l'acquirente abbia soddisfatto il requisito del trasferimento della residenza nel Comune ove è situato l'immobile acquistato entro 18 mesi dall'acquisto, lo spostamento successivo della residenza non comporta la decadenza dall'agevolazione in argomento e non è dovuto il pagamento di ulteriore imposta.
(18 commenti modificati)
Risposta dell'Agenzia delle Entrate a interpello n. 403 del 2 agosto 2022
L'atto di risoluzione per mutuo consenso di un contratto preliminare rientra nell'ambito di applicazione dell'art. 28, comma 2, d.P.R. n. 131 del 1986 ed è soggetto all'applicazione dell'imposta di registro proporzionale per le "prestazioni derivanti dalla risoluzione", tra le quali rientra anche la mera restituzione della caparra confirmatoria.
(2 clausole, 4 opzioni, 2 commenti e 2 note aggiunti; 2 opzioni modificate)
Risposta dell'Agenzia delle Entrate a interpello n. 400 del 5 agosto 2022
L'acquisto effettuato in regime di comunione legale dei beni con godimento delle agevolazioni c.d. "prima casa" limitatamente alla quota del 50 per cento spettante a uno dei coniugi, è ostativo alla successiva fruizione delle medesime agevolazioni da parte dell'altro coniuge, in quanto l'estensione dell'agevolazione in capo a quest'ultimo si produce ope legis.
(116 note modificate)
Risposta dell'Agenzia delle Entrate a interpello n. 401 del 30 agosto 2022
Nel caso di acquisto agevolato del diritto di piena proprietà e di successiva cessione (entro cinque anni dall'acquisto) del diritto di parziario di nuda proprietà, usufrutto, uso o abitazione, si determina la decadenza dall'agevolazione fruita, limitatamente alla parte di prezzo corrispondente al diritto parziario ceduto (nel caso di specie, relativo alla costituzione di un diritto di usufrutto a tempo determinato, l'amministrazione finanziaria ha precisato che la decadenza dall'agevolazione opera proporzionalmente al valore del diritto parziario ceduto, da calcolarsi ai sensi dell'art. 48 d.P.R. n. 131 del 1986.
(116 note modificate)
DOTTRINA
TERRACINA, MUSTO, Sisma bonus e acquisti di immobili da costruire: per gli acconti con sconto in fattura non serve la fideiussione, in CNN Notizie 28 giugno 2022
La fideiussione ex art. 2 d.lgs. n. 122 del 2005 non è dovuta per il versamento di acconti sul prezzo mediante il c.d. "sconto in fattura sismabonus 110%" previsto dal combinato disposto degli artt. 16, commi 1 septies e 1 quater, d.l. 63 del 2013 e 119 ss. d.l. n. 34 del 2020, convertito in l. n. 77 del 2020.
In tal caso, invero, il credito d'imposta si attualizza nel patrimonio del promittente venditore soltanto al momento della stipula del contratto definitivo, in quanto il trasferimento della proprietà o di altro diritto reale di godimento all'acquirente è condizione necessaria per accedere all'agevolazione fiscale.
(1 commento modificato)
LEO, Modello standard di fideiussione TAIC: piena operatività dal 23 settembre 2022, in CNN Notizie 7 settembre 2022
L'art. 2, comma 3, del modello standard di fideiussione di cui all'art. 3, comma 7 bis, d.lgs. n. 122 del 2005, predisposto con d.m. Giustizia n. 125 del 2022, prevede che la garanzia fideiussoria cessa di produrre effetti qualora il contratto definitivo sia stipulato nonostante l'inadempimento dell'obbligo assicurativo previsto dall'art. 4 d.lgs. n. 122 del 2005.
Partendo dal presupposto che il decreto ministeriale - in quanto norma secondaria - non può aver alterato o soppresso l'obbligo di consegna della postuma decennale previsto dal citato art. 4 d.lgs. n. 122 del 2005, andrà appurato sul piano interpretativo se l'art. 2, comma 3, del modello standard di fideiussione:
- riguardi soltanto le ipotesi eccezionali di dubbia applicabilità della normativa T.A.I.C. (ad esempio, l'ipotesi dell'immobile promesso in vendita come ultimato, ma che, per accordi successivi delle parti, sia trasferito al rustico);
- indichi le conseguenze (perdita di efficacia della fideiussione) derivanti dal comportamento dell'acquirente che, a fronte dell'inadempimento dell'obbligo assicurativo, proceda ugualmente alla stipula del contratto definitivo, rinunciando a esercitare il diritto di recesso dal preliminare.
(1 commento modificato)